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Il collegamento alternativo alla fondovalle tra Kobarid e San Pietro al Natisone conduce a Breginjski kot, che dopo la caduta dei confini si era aperto verso le Valli del Natisone. Ai piedi del monte Stol si comincia a salire lentamente attraverso diversi villaggi fino a Breginj, un tempo gioiello architettonico della Slavia Veneta, di cui oggi, a causa del terremoto del 1976, si è conservato solo il piccolo centro storico del paese. Oltre ad attraversare Robidišče, il villaggio posto più a occidente della Slovenia, a Breginj si può decidere anche per una variante più lunga, che passa attraverso il villaggio di Prossenicco. Nel primo caso si scende fino al ponte sul Natisone attraverso il villaggio di Logje, da cui numerosi alvei pittoreschi del Natisone ci separano dal ponte di Napoleone ed i tonfani ideali per fare un bagno. Il sentiero lungo il Natisone attraverso il villaggio di Podbela fino a Robič è una scelta ideale per coloro che vogliono ritornare a Kobarid, per gli altri invece c’è una salita su un tratto terrazzato con il villaggio fuorimano di Robidišče. Quest'ultimo è stato tagliato fuori dalla sua regione nativa, la Slavia Veneta, ma nonostante tutte le difficoltà, è riuscito a preservare l’autentica architettura veneta con la tipica cucina nera. Si continua a pedalare fino alla sella sopra Canebola con la cappella ed il monumento. Anche nel caso della variante più lunga si raggiunge la summenzionata sella, ma in questo caso da Breginj, la strada prima si dirige fino all'ex valico di confine e poi attraversa il ponte sul Natisone. Si continua attraversando il villaggio di Prossenicco, dapprima in direzione di Attimis, poi si mantiene la sinistra sopra Faedis, al margine estremo dell'altopiano della Slavia Veneta, che offre una vista spettacolare sulla pianura friulana. Dopo aver fatto un giro attorno alla vetta del Ioanez, si scende verso il Natisone passando vicino alla grotta di San Giovanni d’Antro.